“Predatori della città perduta – Lara alla ricerca dell’immortalità”

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Rise of the Tomb Raider - Lara alla ricerca dell'immortalità
Rise of the Tomb Raider – Lara alla ricerca dell’immortalità

 

Questo è il titolo del lungo speciale pubblicato ieri da GameInformer, all’interno del mese dedicato a Rise of the Tomb Raider, che potete seguire quotidianamente a questo link.
Vediamo insieme i punti salienti di questo articolo che svela un po’ di più della trama della prossima avventura di Lara Croft, dopo il ritorno dall’isola di Yamatai.

Gli sviluppatori hanno spiegato come vengono scelte le locations per le avventure di Lara e come si arriva a decidere quale sarà l’obiettivo della nostra archeologa.
Nel caso di Rise of the Tomb Raider i fattori che hanno portato alla scelta della Siberia sono molteplici. Da una parte la volontà di presentare un’ambientazione molto diversa da quella del reboot del 2013, dall’altra la necessità di legare in qualche modo l’esperienza di Lara su Yamatai a questa nuova ricerca e, per finire, la volontà di porsi davanti a nuove sfide tecnologiche, obbligando il team di sviluppo a confrontarsi con ambientazioni nuove e particolari.
Come successo per ogni episodio di Tomb Raider nei suoi quasi vent’anni di vita, per sviluppare la trama la base di partenza è stata una leggenda realmente esistente. Gli sviluppatori cercano un mito poco utilizzato e poco conosciuto e lo utilizzano come base per costruire l’avventura di Lara, dopo aver scelto l’oggetto delle sue ricerche.
In Rise of the Tomb Raider, come già accennato, c’era la necessità di collegare la trama a quanto vissuto da Lara sull’isola di Yamatai. Al suo ritorno dall’isola la nostra eroina è ancora traumatizzata dall’esperienza (come abbiamo visto anche nel trailer, che vi ripropongo qui sotto) ed è ossessionata dal bisogno di dare una spiegazione a quanto visto: un’anima immortale.
La ricerca di leggende legate all’immortalità hanno condotto gli sviluppatori fino ad un mito ambientato in Russia e sulle montagne della Siberia, location perfetta in quanto molto diversa da Yamatai, pur mantenendo la componente di sopravvivenza, introdotta nel reboot.
Lara, cresciuta e molto più determinata rispetto all’avventura del 2013, sarà l’unica a trovare un collegamento tra la ricerca dell’immortalità e la città perduta di Kitezh, sprofondata sotto le acque di un lago ghiacciato in Russia. La leggenda, risalente al tredicesimo secolo e della quale si trovano pochissime informazioni sui libri, narra delle due città di Kitezh: Piccola Kitezh e Grande Kitezh. Quando il principe mongolo Batu Khan invade Piccola Kitezh, il popolo, guidato dal Principe Gregory e dalla sua armata, si rifugia nella Grande Kitezh e, invece di difendersi combattendo, iniziano a pregare e, prima che l’armata di Batu Khan riesca ad invadere la città, questa inizia a sprofondare sul fondo del lago.
Stando alla leggenda, Kitezh è ricca di segreti e conoscenze e, al giorno d’oggi, solo i puri di cuore sono in grado di raggiunerla. Resta da capire quanto di questa leggenda sarà presente nel gioco, se Lara riuscirà a visitare entrambe le città e, sopratutto, se sarà così pura di cuore da riuscire a scoprire il segreto celato dal ghiaccio.

Questo è quanto svelato a GameInformer e potete leggere l’articolo in lingua inglese al seguente link: Raiders Of The Lost City – Lara’s Search For Immortality

Nei prossimi giorni GameInformer continuerà a rilasciare contenuti e, nel caso di articoli, troverete qui su Tomb Raider Italia un sunto in italiano di tutti i punti salienti.
Per quanto riguarda le immagini date da Crystal Dynamics in esclusiva a GameInformer, troverete quelle disponibili in formato HD qui sul nostro sito, nella nostra pagina download dedicata a Rise of the Tomb Raider.

Per chi volesse invece rivedere il primo trailer di Rise of the Tomb Raider, eccolo per voi, sottotitolato in italiano:

 

 

 

 

 

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