Tomb Raider Italia ha provato Rise of the Tomb Raider: ecco le nostre impressioni

twittertumblr
Meagan Marie e la community Tomb Raider Italia mentre provano Rise of the Tomb Raider @ Microsoft
Meagan Marie e la community Tomb Raider Italia mentre provano Rise of the Tomb Raider @ Microsoft

 

Da circa venti giorni la Senior Community Manager di Crystal Dynamics, Meagan Marie, sta portando in giro per il mondo Rise of the Tomb Raider, in un tour promozionale nel quale alcuni fortunati hanno l’occasione di provare personalmente il gioco.
Tomb Raider Italia è stata invitata all’evento in provincia di Milano, presso la sede Microsoft, e ha avuto l’opportunità di far partecipare anche alcuni cosplayer e appassionati, che hanno potuto giocare in prima persona un breve demo e farsi un’idea di come sarà questo secondo capitolo del reboot dedicato a Lara Croft.

Il demo che abbiamo testato è ambientato in Siria, nelle stesse locations già presentate in uno dei trailer, che trovate sul nostro canale YouTube, se non avete ancora avuto occasione di vederlo.
In questa parte Lara è finalmente alle prese con l’esplorazione, elemento caratteristico dei Tomb Raider di vecchia generazione, ma un po’ assente in Tomb Raider 2013.
Crystal Dynamics, dopo l’uscita del primo reboot, ha raccolto per molto tempo le impressioni, i pareri e le richieste dei fans del franchise e ha cercato di accontentarli fin dove possibile, senza per questo abbandonare la strada intrapresa, ossia quella di dare al pubblico un gioco più action e una Lara più realistica e meno “super” rispetto al passato.
Ma andiamo per gradi.

 

LARA CROFT

Ormai dal 2013 sappiamo tutti che Tomb Raider ha subito un reboot, ovvero un “riavvio” della serie, una nuova visione, una sorta di universo parallelo rispetto ai giochi precedenti.
La nuova Lara Croft è apparsa in Tomb Raider 2013 spaventata e insicura per buona parte del gioco, salvo poi riuscire comunque a cavarsela con determinazione in tutte le situazioni.
La Lara Croft di Rise of the Tomb Raider vi apparirà da subito maturata, più sicura delle sue capacità e dei suoi obiettivi. Come ci ha puntualmente confermato Meagan, questa Lara non subirà gli avvenimenti come è successo in Tomb Raider 2013, bensì sarà lei stessa ad andare incontro all’avventura e a cercare nuove sfide. Se il naufragio su Yamatai è stato un evento inatteso dal quale cercare di uscire viva, questa nuova avventura Lara l’ha scelta e l’ha cercata. In questa occasione quindi è pronta, attrezzata e determinata a raggiungere il suo obiettivo.
Questa sua nuova predisposizione mentale l’abbiamo notata chiaramente nel demo che abbiamo giocato. Dopo una prima lunga parte esplorativa, infatti, Lara si scontrerà con alcuni nemici e non avrà alcun timore nell’affrontarli e nell’ingegnarsi per sconfiggerli.
Forse siamo ancora lontani dalla Lara sfrontata degli anni ’90, ma siamo anche lontani dai sospiri di paura di Tomb Raider 2013.

 

Lara Croft in azione in Rise of the Tomb Raider
Lara Croft in azione in Rise of the Tomb Raider

 

I PUZZLE E LE TRAPPOLE

Nella parte che abbiamo testato non erano presenti veri e propri puzzle o rompicapi da risolvere. Tuttavia, il sapore dei Tomb Raider di vecchia generazione si sentiva quasi ad ogni passo. Forse non tanto il sapore dei Tomb Raider targati Core Design, ma sicuramente di quelli marchiati Crystal Dynamics, ossia Legend e Underworld.
Soprattutto con Tomb Raider Underworld ci sono molte similitudini. A partire dalle ambientazioni, che ricordano molto alcune delle rovine viste in Messico, fino ad arrivare ai movimenti di Lara: alcuni salti e il modo in cui si lancia e si aggrappa da un appiglio all’altro, hanno qualcosa di “classico”.
Alcune delle trappole meccaniche incontrate si possono saltare (letteralmente, per non farle scattare), oppure distruggerle sparando in punti strategici. Un “gradito” ritorno sono le celebri buche piene di spuntoni, in cui Lara potrà cadere e morire infilzata, come nella migliore tradizione di Tomb Raider.
La tomba che abbiamo testato, la “Tomba del Profeta”, si trova in una fase iniziale del gioco, quindi a detta di Meagan non è molto complicata. Il gioco infatti ha una curva di difficoltà ascendente, con esplorazioni, puzzle e trappole che si fanno più difficili proseguendo nella storia.
Non abbiamo avuto grosse difficoltà a terminare la sezione, ma abbiamo avuto modo di notare come il sentiero da seguire non sia palesemente indicato. Alcune zone sono raggiungibili dopo un minimo di ragionamento, utilizzando leve e pedane per aprire portoni, far alzare l’acqua o semplicemente saltare da un lato all’altro della stanza.
Anche la piccozza da scalata, ormai diventata simbolo distintivo di questa nuova Lara, è utile in diverse occasioni per aprirsi una breccia attraverso la quale proseguire.

 

Rise of the Tomb Raider: il ritorno dei puzzle
Rise of the Tomb Raider: il ritorno dei puzzle

 

I TESORI, I SEGRETI E L’ESPLORAZIONE

Una costante di tutti i Tomb Raider, compreso quello del 2013, è la raccolta di collezionabili. Rise of the Tomb Raider non è ovviamente da meno. L’esplorazione quindi, per chi ama scoprire ogni angolo e completare il gioco al 100%, porterà via un bel po’ di tempo.
Oltre ai collezionabili Lara troverà durante le sue esplorazioni anche documenti e iscrizioni, attraverso i quali le sue capacità e conoscenze aumenteranno. Una cosa che ha piacevolmente colpito tutti è proprio il modo in cui Lara migliora e cresce durante l’avventura. Leggendo aumenterà, per esempio, il livello della sua conoscenza della lingua greca, oppure più semplicemente scoprirà nuovi modi di utilizzare le sue armi. Questo ovviamente apre possibilità nuove proseguendo nel gioco.
Inoltre, Meagan ci ha spiegato che i documenti e le iscrizioni che si troveranno durante l’avventura saranno sempre perfettamente plausibili e integrati nella zona e con il periodo storico a cui si riferiscono.
Una delle note dolenti per i fans di vecchia data era la mancanza, in Tomb Raider 2013, di vere e proprie tombe da esplorare. Ci è stato assicurato che in Rise of the Tomb Raider alcune tombe saranno direttamente collegate alla trama, mentre molte altre saranno opzionali.
A differenza delle tombe opzionali presenti in Tomb Raider 2013, queste saranno meno accessibili e più variegate. L’indicazione che nei pressi si trova una tomba, ad esempio, potrà essere ben visibile, ma l’ingresso della tomba vera e propria sarà nascosto e in alcuni casi molto lontano dall’indicazione stessa.
Per trovare l’ingresso di una di queste tombe Meagan ci ha assicurato che sarà possibile impiegarci almeno mezz’ora, passando lungo un sentiero intricato e difficile da attraversare. Gli ingressi stessi non saranno semplici grotte tutte uguali, ma potranno essere in alta montagna come sott’acqua. E anche al loro interno saranno presenti puzzle diversi e ci sarà la possibilità di trovarle occupate da fauna locale, ovviamente poco amichevole.

 

L'esplorazione in Rise of the Tomb Raider
L’esplorazione in Rise of the Tomb Raider

 

LA MAPPA E LA DURATA DEL GIOCO

Tomb Raider 2013 è stato criticato da alcuni giocatori per la sua durata, giudicata troppo breve (intorno alle 10 ore anche con un completamento del 100%).
Rise of the Tomb Raider ha un’area di gioco molto più ampia rispetto all’isola di Yamatai e, come è già stato ampiamente svelato, le ambientazioni saranno più di una.
Per completare la sola storia (ignorando quindi i collezionabili, le tombe opzionali e tutte le missioni secondarie) il gioco si potrà completare all’incirca in 15 ore. Per chi invece deciderà di completare tutto al 100% la durata si alzerà notevolmente, raggiungendo anche le 30 ore. Soprattutto se il giocatore sceglie di giocare ad una delle difficoltà maggiori disponibili.
Sono infatti presenti ben quattro livelli di difficoltà e in ogni modalità superiore i nemici saranno più ostici da sconfiggere, avranno una visuale laterale molto più ampia e Lara avrà più difficoltà a trovare materiali, munizioni e accessori utili per proseguire. Al livello di difficoltà massimo quindi il tempo di completamento si alzerà notevolmente.

GLI SCONTRI, LE ARMI E IL CRAFTING

Gli scontri a fuoco sono già stati presentati ampiamente con i trailer rilasciati nei mesi scorsi. E’ stato spiegato, e abbiamo avuto modo di vedere, che non è obbligatorio l’approccio violento, in quanto tutto il gioco si può affontare in modalità stealth e non letale. Proprio per affontare queste fasi di gioco nella modalità che si preferisce, gli sviluppatori hanno inserito molteplici variabili e elementi ambientali da sfruttare.
Come già spiegato, Lara apprenderà nuove capacità attraverso documenti e iscrizioni che troverà in giro, ad esempio il doppio colpo alla testa con due frecce scocccate contemporaneamente. Oltre a questo, sul terreno troverà diversi materiali utili, come bottiglie con le quali costruire molotov, taniche di benzina da lanciare nei fuochi da campo per provocare un’esplosione, fino ad arrivare ai semplici barattoli da lanciare per distrarre i nemici.
Sullo stile di “The last of us”, Lara provvederà a costruire quello che le serve direttamente sul campo, senza dover entrare in un menù apposito.
Anche la salute, nella modalità di gioco più difficile, non verrà più recuperata automaticamente. Lara dovrà raccogliere erbe medicinali nell’ambiente per potersi curare.

LA GRAFICA E LE VERSIONI NEXT/OLD GEN A CONFRONTO

Tutti i trailer visti fino ad ora sono riferiti alla versione Xbox One del gioco, ma qualche giorno fa sono trapelati alcuni screenshot, non rilasciati ufficialmente da Crystal Dynamics, della versione Xbox 360, nei quali la versione “old-gen” non sembra passarsela male.
Anche se la qualità grafica è ovviamente inferiore, il gioco appare comunque di ottimo livello anche su 360.
La preoccupazione maggiore di chi giocherà Rise of the Tomb Raider su Xbox 360 è però sui contenuti del gioco. Il timore dei fans è di trovarsi di fronte a due giochi diversi, come successo con le versioni PS2 e PS3 di Tomb Raider Underworld.
Ci è stato assicurato però che le due versioni sono esattamente lo stesso gioco, identico in tutto e per tutto al 100%. L’unica ovvia differenza è quindi puramente estetica.
Sulla grafica della versione Xbox One non resta molto da dire, dal momento che è stata ampiamente presentata negli screenshot e nei trailer rilasciati. Il gioco ha un livello di dettaglio elevatissimo, Lara si muove in modo fluido e naturale, gli effetti di luce sono realizzati egregiamente (un esempio è stato un bellissimo arcobaleno proprio all’inizio della demo giocata), così come gli effetti dell’acqua, anche su Lara che ha i capelli e i vestiti bagnati quando emerge dopo una nuotata.
I capelli di Lara, criticatissimi in Tomb Raider 2013 perchè troppo finti e incollati alla testa, questa volta sono nuovamente lucidi e fluttuanti come nella versione PC e nella Definitive Edition di Tomb Raider 2013. Questo effetto forse a volte è addirittura esagerato e fuori luogo, ma sicuramente molto meglio di capelli immobili e innaturali.

 

Gli effetti di luce in Rise of the Tomb Raider
Gli effetti di luce in Rise of the Tomb Raider

 

 

Per concludere, il viaggio iniziato con Tomb Raider 2013 sta continuando in modo egregio. Le premesse e le basi gettate con il primo episodio sono state sviluppate, ampliate e migliorate.
Tante richieste dei fans sono state ascoltate ed esaudite, pur mantenendo l’identità che Crystal Dynamics ha voluto dare a questo reboot.
Da quello che abbiamo visto dovrebbero essere accontentate tutte le tipologie di fans: da quelli di vecchia data che ritroveranno la Lara esploratrice e le rovine da svelare, a quelli di nuova generazione che preferiscono la parte action del gioco; saranno accontentati quelli che amano sparare a tutto quello che si muove, ma saranno accontentati anche quelli che non sopportano di vedere Lara uccidere senza pietà.
A conferma di tutto questo, proprio oggi è stato rilasciato un nuovo trailer, che trovate sul nostro canale oppure, molto più comodamente, qui sotto!

 

 

Io ringrazio ancora tantissimo Crystal Dynamics e Meagan Marie per l’invito all’evento e per avermi dato la possibilità di invitare a mia volta alcuni fans appassionati.
Ringrazio inoltre Irs, Tsuki e Eleanor per aver condiviso con me le loro impressioni sul demo. Vi lascio con una bella foto di gruppo a ricordo di questa giornata passata insieme!

 

Evento a Milano per Rise of the Tomb Raider - La community Tomb Raider Italia con Meagan Marie
Evento a Milano per Rise of the Tomb Raider – La community Tomb Raider Italia con Meagan Marie

 

 

 

commenta  Se vuoi commentare la notizia con noi sul forum, clicca qui!  commenta

twittertumblr