Dieci anni di Tomb Raider Italia – Come è nato TRI

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Questa è una domanda alla quale avrei sempre voluto rispondere, ma che quasi mai mi è stata posta.

Però me la pongo io stessa spesso. Spessissimo.

Perché ho creato Tomb Raider Italia dieci anni fa? E perché sono ancora qui, dopo tutti gli alti e bassi di questi anni di community?

 

La motivazione principale, che ho raccontato diverse volte in passato, è che nel 2006 in rete c’erano pochissimi siti che fornivano soluzioni dei videogames. C’erano parecchi forum in cui chiedere aiuto quando si restava bloccati, ma veri e propri siti con soluzioni dettagliate non esistevano o quasi. E assolutamente non esistevano le videosoluzioni e i walkthrough via YouTube.

Per Tomb Raider c’era il sito che ha ispirato tutto il mio lavoro, ossia lo storico portale di Stella tombraiders.net. Stella aveva realizzato in inglese esattamente quello che io volevo fare in italiano, ossia un sito con le soluzioni passo passo di tutti i Tomb Raider, completi di ogni minimo dettaglio, collezionabili e strategia. Vedendo il suo sito, decisi di fare la stessa cosa per i fans italiani e, non avendo all’epoca conoscenze di sviluppo web, il tutto venne fatto su un forum gratuito.

Mi rigiocai TUTTI i Tomb Raider dal 1996 al 2006 e piano piano scrissi tutte le guide, completando per la prima volta tutti i capitoli al 100% per poter scrivere le soluzioni in modo completo, senza tralasciare nemmeno il più piccolo medikit nascosto nell’angolo più remoto del gioco.

Il forum Tomb Raider Italia è stato il primo mattone di dieci anni di Tomb Raider Italia.

 

Ma questo risponde parzialmente alla domanda. Perché proprio Tomb Raider? Amavo e amo anche altri videogames, quindi perché decidere di farlo proprio per Lara Croft?

 

PlayStation
PlayStation

La risposta è da ricercarsi nel 1996 quando, con il mio fidanzato dell’epoca Ricky e suo fratello Fabio, giocavamo per le prime volte sulla nuova arrivata PlayStation, dopo anni passati a giocare con i pixel dei giochi su Amiga 500.

Ricordo ancora il pomeriggio in cui arrivai a casa loro ed entrambi in preda all’eccitazione mi dissero “Abbiamo un gioco spettacolare! Vieni a vedere!”.

Tomb Raider - Caves
Tomb Raider – Caves

E spettacolare lo era davvero.

Mai visto niente di simile, mai vista una grafica così, mai giocato niente in 3D fino ad allora. E fu amore a prima vista guardando la scena in cui Lara risale il grattacielo appesa alla corda dell’ascensore.

I miei due compagni di giochi infatti volevano farmi godere di quel nuovo gioco dall’inizio quindi, anche se erano già andati un po’ avanti, mi lasciarono ricominciare da capo e quelle prime fasi di gioco, seguendo le orme dei lupi, ce l’ho ancora nel cuore oggi, vent’anni dopo.

Da quel giorno non ci staccammo più da lei. Giocavamo in tre, aspettandoci se non riuscivamo ad essere a casa nello stesso momento. A turno c’era chi faceva il braccio e chi faceva la mente, tutti insieme ci davamo consigli su come proseguire. Restavamo bloccati e la sera al telefono ci raccontavamo le idee che ci erano venute per sbloccare la situazione. “Potremmo fare così!”, “Forse bisognava andare di la!”.

Quando eravamo lontani dalla PlayStation, ci sembrava di avere sempre il gioco davanti agli occhi. Ricordo le risate quando camminando in un centro commerciale vicino a Torino, guardando le ringhiere in alto sul piano dove eravamo diretti dissi “se premi quadrato per saltare ti aggrappi e arriviamo su in un attimo!” e Ricky mi rispose che stava pensando esattamente la stessa cosa.

Poi entrambi ci rendemmo conto che FORSE stavamo esagerando con le ore passate davanti al monitor! Ma non smettemmo.

 

Frequentavamo la stessa scuola superiore e, approfittando del periodo di occupazione che c’era ogni anno in quegli anni, ogni tanto al mattino invece di andare a scuola andavo a giocare da lui a Tomb Raider, passando prima a comprare brioche e pizza per fare colazione e spuntino. Se per caso la sera prima lui era andato un po’ avanti con suo fratello, mi caricava un salvataggio precedente per consentirmi di vedere quello che mi ero persa.

 

Tomb Raider - T-Rex
Tomb Raider – T-Rex

Ricordo un pomeriggio in cui arrivai a casa loro e, come il primo giorno, li trovai in preda all’entusiasmo. Mi ricaricarono il salvataggio dell’inizio del livello “Lost Valley” dicendomi solo “Devi vederlo! Noi non ti diciamo altro…!”.

E quando arrivai al punto in cui Lara entra nella vallata, loro due ridacchiavano ripetendomi “Vai, vai! Tranquilla!”.

Finchè arrivò LUI, il nostro amato, famoso e indimenticabile T-Rex! Credo sia stato uno dei momenti più concitati della mia trentennale carriera di videogiocatrice.

 

Questa è la premessa. Da allora Lara non ci ha più abbandonati, era l’unico videogame che compravamo al day one, o quasi, ad ogni nuovo capitolo. L’unico videogame che non vendevamo per comprarne altri. Eravamo poco più che adolescenti, i soldi erano pochi e per comprare videogames era d’obbligo vendere quelli che avevamo. Tranne i Tomb Raider… che ovviamente conservo gelosamente ancora oggi.

Ci sono stati altri videogames in quello stesso periodo di cui mi sono innamorata, come i primi Resident Evil, Metal Gears Solid, Silent Hill… ma per quanto fossero giochi magnifici che seguo ancora oggi, nessuno di loro aveva tutto quello che aveva Tomb Raider e nessuno di loro riuscì a ricreare quell’atmosfera.

Le ambientazioni e le trappole in stile Indiana Jones, i puzzle, l’azione, lo stile di Lara, la sua forza, la sua ironia, la sua bellezza… tutto era perfetto.

Tutti in quel periodo giocavano a Tomb Raider, anche gente che non aveva mai messo le mani su un joypad. Conosco amici dell’epoca che dopo Tomb Raider abbandonarono completamente il mondo dei videogames, ma all’epoca la febbre di Lara colpì anche loro.

 

E finalmente torniamo al 2006. Un anno pessimo per la mia vita personale: vivevo da sola, senza soldi e disoccupata. Che avevo da fare se non continuare a giocare e rigiocare tutti i Tomb Raider? Altri giochi non potevo comprarne e loro erano gli unici che mi erano rimasti. Tempo libero ne avevo fin troppo e la voglia di completarli tutti al 100% mi venne spontanea. Da quel pensiero il passo verso il “voglio fare in modo che tutti possano completarli al 100%” fu breve… e il resto ve l’ho già raccontato all’inizio di questo lungo racconto!

 

Poco dopo il forum fu online e piano piano iniziai a popolarlo con le soluzioni, poi arrivarono i primi iscritti assidui, che ricordo ancora: Simone e Jade. Con il passare del tempo iniziammo a parlare di tutto ciò che riguardava il mondo di Lara, iniziai a dare supporto a chi come me voleva rigiocare i Tomb Raider e restava bloccato nonostante le mie guide… gli iscritti aumentarono a vista d’occhio e tra loro c’erano alcune persone che mi seguono ancora oggi e che ormai considero di famiglia, come Laraboy, Yue, Irs, Raidergale, Ifrit. Altri ci sono stati per tanto tempo e poi sono spariti, come Natla, Mattia, Supreme, Fran, Valeria, Dyane, Wolly…

In un periodo in cui passavo tanto tempo a casa da sola, le chiacchiere nel forum divennero un appuntamento quotidiano irrinunciabile. Per continuare a mantenere “bello” il forum, iniziai a smanettare su photoshop e piano piano il forum stesso iniziò a sembrarmi “stretto” per la community che Tomb Raider Italia stava diventando.

Ma quello che successe dopo, ve lo racconto alla prossima puntata!

 

°Tita°

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