Shadow of the Tomb Raider, impressioni dopo averlo provato a Londra

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Come ormai tutti saprete, grazie alla sponsorizzazione di Koch Media, ho avuto modo di volare a Londra per il Reveal Event di Shadow of the Tomb Raider, dove in un’ambientazione affascinante si è svolta una serata magica in compagnia di tutti gli altri Community Ambassadors, delle cosplayers, dei giornalisti e degli sviluppatori del gioco.

Obiettivo principale della serata era presentare in anteprima il nuovo trailer del gioco, che trovate qui sotto, e permettere ai partecipanti di provarlo personalmente, con sessioni di gioco di circa 45 minuti.

Minuti che sono ovviamente volati troppo in fretta, ma che mi hanno dato modo di farmi un’idea di massima di quello che ci aspetta in questo terzo ed ultimo capitolo della trilogia reboot di Tomb Raider.

Come vi ho raccontato in questo articolo di ieri, al nostro arrivo all’evento ci ha stupito la scelta di alcune decorazioni. Candele, croci e fiori facevano sembrare il corridoio di ingresso un cimitero. Ma è bastato premere START e iniziare a giocare per comprendere la scelta fatta per gli allestimenti.

Shadow of the Tomb Raider concept art
Shadow of the Tomb Raider concept art

 

Trama

Ci troviamo in Messico, durante i festeggiamenti per i “Dia de los muertos”, ossia i “Giorni dei morti”. Lara si trova infatti una grande piazza con una moltitudine di persone che indossano maschere a forma di teschio e che si muovono in un’ambientazione decorata con fiori, candele e croci, tipiche proprio di questa festa tradizionale messicana.

La nostra eroina è in compagnia di Jonah e appare da subito preoccupata. Sappiamo da un tweet di alcuni giorni fa che Lara si troverà alle prese nientemeno che con un’apocalisse Maya, ma scopriamo dal dialogo tra lei e Jonah che la Trinità è di nuovo una minaccia.

Shadow of the Tomb Raider - Lara e Jonah in Messico
Shadow of the Tomb Raider – Lara e Jonah in Messico

 

Purtroppo è stato molto difficile durante l’evento a Londra sentire i dialoghi, a causa del volume della musica molto alto nella stanza, quindi non ho avuto modo di capire cosa esattamente ha mosso Lara verso il Messico. Parte del dialogo è lo stesso rivelato giorni fa sul sito ufficiale: Lara e Jonah parlano di “delfini rosa” e di una location Amazzonica in cui trovarli.

Evitando spoiler preferisco non svelarvi niente di più sulla trama, quindi passiamo subito alle impressioni su tutto il resto! Sappiate solo che la trama cambierà in modo repentino proprio durante le prime fasi di gioco, cambiando le carte in tavola e portando Lara ad affrontare qualcosa di completamente inaspettato.

 

Gameplay

Voglio partire da quello che secondo me è il tasto leggermente più dolente. Il gameplay non si discosta più di tanto dai due Tomb Raider precedenti. Abbiamo di nuovo le piccozze, l’arco, i puzzle da risolvere tramite corde, leve e oggetti da spostare o bilanciare.

Lara ha però affinato alcune delle capacità apprese in Tomb Raider 2013 e Rise of the Tomb Raider. L’arrampicata ha un’evoluzione, così come l’utilizzo della piccozza come rampino, così come le sessioni sott’acqua. Queste ultime a mio parere risultano molto più realistiche, consentendo un’esplorazione più libera anziché un unico percorso da seguire. Inoltre, nella fase sott’acqua abbiamo  una piccola sorpresa, ossia un richiamo palese ai Tomb Raider classici.

Shadow of the Tomb Raider - L'arrampicata di Lara ha avuto un'evoluzione
Shadow of the Tomb Raider – L’arrampicata di Lara ha avuto un’evoluzione

 

Come avrete visto anche nel nuovo trailer, i combattimenti non sono molto diversi dai due Tomb Raider precedenti. Potremo ancora scegliere tra un approccio più stealth e un approccio brutale. E proprio la componente brutale mi porta al secondo argomento.

 

Lara

Il viso di Lara che avete visto nel trailer non è assolutamente quello ingame. Nella demo Lara non è molto diversa da quella vista in Rise, anche se appare più matura e, forse, più stanca. Ma è più una questione di atteggiamento, non di viso o di fisico.

Sicuramente già dai primi momenti vi accorgerete di avere davanti una Lara più sicura di sé e di cosa la circonda. Niente più pianti, niente più insicurezze, niente più fragilità emotiva. Lara sembra sapere esattamente dove sta andando e perché. Ma soprattutto sa cosa fare per arrivare ai suoi obiettivi.

Non sembra più subire gli eventi, l’impressione è che li affronti a muso duro e senza più paura.

Questo atteggiamento di Lara è palese nel trailer, dove appare davvero brutale e aggressiva, cosa che molte persone hanno subito apprezzato. La ragazza fragile si è trasformata in una vera macchina da guerra, in una combattente esperta e preparata. Se questo da una parte può essere un pregio, dall’altra può essere una delusione per i fans di vecchia data che preferivano il lato di Lara più esplorativo, più da archeologa. Il suo nuovo atteggiamento da soldato addestrato potrebbe spiazzare alcuni fans che non apprezzano la versione sanguinaria alla “Rambo”.

Shadow of the Tomb Raider - Lara Croft all'attacco
Shadow of the Tomb Raider – Lara Croft all’attacco

 

Outfit

Restando sull’argomento Lara, vorrei spendere due parole anche sul suo outfit. Una delle cose che mi è saltata subito all’occhio sono alcuni richiami alla Lara classica. Troviamo nelle prime fasi un paio di elementi che ricordano molto sia Tomb Raider 1996, sia Tomb Raider Underworld, sia The Last Revelation.

L’outfit principale di Lara, che indossa anche nella cover art, sembra un mix tra tre ere di Lara: classica, Underworld e reboot.

Shadow of the Tomb Raider - L'outfit di Lara con il suo nuovo machete
Shadow of the Tomb Raider – L’outfit di Lara con il suo nuovo machete

Esplorazione e ambienti

Spesso Tomb Raider e Uncharted sono stati accostati e paragonati e anche in Shadow of the Tomb Raider non potrete fare a meno di notare delle similitudini. Si notano addirittura da alcuni  degli screenshot rilasciati assieme al trailer.

L’esplorazione risulta simile a Tomb Raider 2013 e Rise of the Tomb Raider, introducendo però un livello di difficoltà un po’ più alto per quanto riguarda il sentiero da seguire. Se nei due predecessori era abbastanza palese capire dove dirigersi, in SOTTR alcuni percorsi sono risultati più celati, meno immediati da scovare per poter proseguire nell’esplorazione.

Shadow of the Tomb Raider - Esplorazione
Shadow of the Tomb Raider – Esplorazione

 

La zona esplorabile nella demo è risultata anche molto meno “open world” rispetto ad esempio a Rise, ma non mi è possibile dire se tutto il gioco sarà così, oppure se si tratta solo di una prima ambientazione che serve anche da tutorial, per poi dirigersi verso aree più ampie e più “open”, così come in Rise.

Una cosa interessante è stata proprio all’inizio della demo, quando Lara si trova ancora in mezzo ai festeggiamenti: è possibile infatti parlare con alcuni dei personaggi presenti nella piazza e ascoltare dialoghi casuali tra la folla.

 

Grafica, luci e sonoro

Una delle prime cose che saltano all’occhio sono sicuramente i colori e le luci, semplicemente eccellenti. La prima ambientazione messicana è a dir poco mozzafiato. Il livello di dettaglio è altissimo e i colori sono perfetti.

Proseguendo ci si ritrova in vicoli più oscuri, in grotte, zone boschive e rovine e ogni ambientazione si distingue dalle altre e ha una sua personalità.

Ammetto di non aver fatto caso al commento sonoro, anche per il problema di cui sopra (volume della console troppo basso e volume della musica nella sala troppo alto!).

Shadow of the Tomb Raider - Le ambientazioni sono bellissime
Shadow of the Tomb Raider – Le ambientazioni sono bellissime

 

In conclusione

Se devo basarmi solo sulla demo provata, mi sento di dire tranquillamente che la direzione presa per questa nuova avventura è quella di mantenere le scelte fatte con il reboot, mixando però il tutto con molti elementi dell’universo classico ma, soprattutto, della trilogia Legend/Anniversary/Underworld.

Ho trovato davvero molto di Underworld in questa demo. Così come ho trovato tanto di Uncharted. Così come ho trovato molto del reboot. Eppure questo mix potrebbe davvero funzionare e accontentare sia in fans della Lara classica, sia i fans del reboot.

Lara stessa sembra finalmente avvicinarsi ad una donna matura più simile alla Lara della trilogia LAU. Lo stesso outfit, come già detto, funziona su tutti i fronti perché sembra essere il mix perfetto tra il passato e il presente e potrebbe davvero diventare un outfit iconico così come in passato lo sono stati i pantaloncini marroni e il top verde.

Anche la brutalità di Lara nella demo non traspare, perché le sessioni di combattimento sono poche e non mi sono imbattuta in orde di nemici da sconfiggere.

Tutto questo viene però un po’ messo in dubbio dal trailer, che invece ci riporta ad un Tomb Raider molto più simile ai suoi due predecessori. Il trailer è sanguinario, violento, brutale e si discosta parecchio dalla parte di SOTTR che abbiamo provato a Londra.

 

 

Quindi cosa ci aspetta davvero?

Forse la parte provata è l’equivalente della Siria in Rise? Ossia un piccolo livello/tutorial ben diverso dal resto del gioco? Oppure saranno riusciti a fondere in modo adeguato questi due stili differenti, facendoci passare da fasi più esplorative e tranquille a fasi più concitate e violente?

Sicuramente c’è da sperare nella seconda ipotesi, ma purtroppo l’unica cosa che possiamo fare in questo momento è aspettare, almeno fino all’E3 di Los Angeles quando verrà mostrato un primo gameplay.

Vi ricordo a questo proposito che ho tradotto per voi il calendario delle uscite legate a SOTTR, per essere sicuri di non perdevi niente da qui fino al 14 settembre!

 

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