4 aprile 2015
TOMB RAIDER É ARRIVATO SU ANDROID E NOI L'ABBIAMO PROVATO SU DIVERSI DISPOSITIVI
Dopo il rilascio su dispositivi iOS a fine 2013, il primo storico Tomb Raider è approdato finalmente anche su Android, al piccolissimo prezzo di 0,99 euro.
Noi lo abbiamo testato su alcuni devices: Samsung Galaxy S5 mini, Samsung Galaxy Tab 3, Samsung Galaxy S3, Samsung Galaxy S3 mini (i8200 Value edition) e Sony Xperia Z2 e vogliamo raccontarvi le nostre impressioni, le differenze riscontrate, i bug incontrati e le chicche che abbiamo scoperto.
Innanzitutto, partendo dalla schermata iniziale, andiamo alla scoperta delle voci di menù.
Troviamo la gestione dei controlli, riadattata per gli schermi touch.
La parte dei comandi è stata criticata vivacemente, ma teniamo conto del fatto che si tratta del porting di un gioco che aveva moltissime combinazioni di tasti, quindi riportarli su uno schermo touch è un'operazione delicata che, sicuramente, può avere delle carenze rispetto ad un joypad o ad una tastiera.
Soprattutto se Lara deve aggrapparsi ad un muro posto molto in alto, probabilmente la combinazione salto+aggrappo non funzionerà, mentre invece se proverete con avanti+aggrappo, Lara salterà e si aggrapperà senza alcun problema. Una volta presa confidenza con i comandi insomma, non ci saranno più problemi.
Un'altra interessante voce di menù è quella relativa al suono, dove si potrà ovviamente settare l'intensità della musica e degli effetti sonori, ma si potrà anche selezionare la voce "colonna sonora", per giocare con le musiche del gioco come sottofondo, al posto dei suoni ambientali.
In questo caso abbiamo riscontrato alcune anomalie. Su alcuni dispositivi si sente solo la parte iniziale delle tracce, mentre invece su altri i suoni ambientali non vengono assolutamente sostituiti dalle musiche, si continua quindi a giocare con il sonoro di default.
Esattamente come nelle altre versioni del gioco, abbiamo poi il passaporto di Lara per accedere al caricamento delle partite salvate, o per iniziare una nuova partita e la fotografia per entrare nella casa di Lara che, ricordiamo per chi non conoscesse il gioco, serve da livello tutorial per imparare i movimenti che Lara può effettuare.
Un'altra voce menù è dedicata ai livelli di dettaglio, ossia alla gestione della risoluzione.
Ci siamo subito accorti di come il gioco venga automaticamente reso in modo diverso a seconda del dispositivo, come potete vedere nelle due immagini di confronto qui di seguito:
Su altri dispositivi invece abbiamo notato che modificare il settaggio del dettaglio da "alto" a "basso" non comporta modifiche particolarmente evidenti, come potete vedere dai seguenti screenshot, realizzati sul dispositivo Galaxy S5 mini.
Tra le novità che rendono questo Tomb Raider un po' più moderno rispetto all'originale del 1996, troviamo l'aggiunta degli obiettivi, in perfetto stile Xbox e PlayStation, chicca che farà sicuramente contenti i completisti.
Scorrendo la lista degli obiettivi da ottenere, 21 in tutto, non abbiamo rilevato niente di particolarmente complicato, soprattutto per chi conosce il gioco da decenni e l'ha giocato molte altre volte.
Nel caso in cui qualcuno volesse cimentarsi e avesse problemi a sbloccare qualche obiettivo, al più presto completeremo la nostra guida a Tomb Raider anche con la soluzione degli obiettivi su Android.
La gestione degli obiettivi avviene collegando al gioco il proprio account Play Games e quando si sblocca un obiettivo, questo viene immediatamente mostrato sullo schermo, come potete vedere nel seguente screenshot, scattato facendo realizzare a Lara la famosa "verticale".
Un'ulteriore sopresa per gli appassionati di Lara, è la presenza dell'espansione "Unfinished Business", ritradotta in italiano in "Un conto in sospeso". Per accedere a questa espansione è sufficiente premere il simbolo dei quattro quadratini, posto sulla sinistra.
Tale espansione è stata in origine pubblicata nel 1998, in occasione del rilascio di Tomb Raider su Machintosh e su PC in edizione economica. Contiene quattro livelli aggiuntivi, ambientati in Egitto e ad Atlantide.
Altra particolarità scovata esplorando uno degli smartphone su cui l'abbiamo provato, è la presenza, nella cartella Android/data/com.squareenix.tombraider1classic/files, delle tracce audio (in formato .ogg) e dei video (in formato .mp4), salvati automaticamente nel momento in cui vengono riprodotti per la prima volta durante la vostra partita.
Per quanto riguarda invece i difetti riscontrati, su Samsung S3 mini un bug fa scomparire gli oggetti che Lara dovrebbe raccogliere, mentre il Sony Xperia Z2 ha evidenziato grossi problemi con l'audio, completamente assente.
Inoltre, ci è sembrato strano notare che il gioco è compatibile con Samsung S3 e S5, ma non con S4.
Abbiamo quindi chiesto delucidazioni in merito direttamente a Crystal Dynamics, i quali ci hanno risposto che alcuni dispositivi Samsung non supportano il gioco a causa di un problema di stabilità. L'architettura GPU di questi devices non soddisfa i livelli di prestazione richiesti dal gioco, quindi gli sviluppatori hanno preferito togliere del tutto la compatibilità, piuttosto che rilasciare un gioco che non soddisfa i loro standard.
Concludendo, a parte qualche bug su alcuni dispositivi e a parte i comandi a cui bisogna abituarsi, il gioco merita sicuramente di trovare casa nei vostri smartphone e tablet, se siete fan di Lara. Perchè avere l'atmosfera del primo indimenticabile Tomb Raider sempre in tasca, vale sicuramente i 99 centesimi. Considerando anche il fatto che avrete la possibilità di giocare l'espansione, magari per la prima volta nella vostra vita, e che potrete divertirvi a sbloccare gli obiettivi!
Ringrazio Kent per la parte di test svolta sui suoi smartphone e per i tempestivi commenti, pareri e screenshot!
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