Presentazione di Shadow of the Tomb Raider a Milano: cosa abbiamo visto e sentito dagli sviluppatori

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Grazie a Crystal Dynamics, Koch Media e Microsoft, il 31 luglio ho potuto partecipare ad una delle tappe del tour di presentazione di Shadow of the Tomb Raider, assieme alla stampa e ad alcuni rappresentanti del nostro gruppo cosplay, che ho potuto invitare ad accompagnarmi.

Presso la bellissima Microsoft House di Milano, abbiamo potuto provare la demo del gioco e discutere con Meagan Marie e con due membri del team di sviluppo di Eidos Montreal.

Alcune delle domande che vi avevo chiesto di raccogliere sul nostro gruppo e sul nostro forum hanno avuto risposta e gli sviluppatori hanno fatto una lunga presentazione del gioco, svelandoci alcune caratteristiche che ci attendono nella nuova avventura di Lara.

 

Shadow of the Tomb Raider - Presentazione a Milano - Alcuni cosplayer del gruppo di Tomb Raider Italia provano il gioco
Shadow of the Tomb Raider – Presentazione a Milano – Alcuni cosplayer del gruppo di Tomb Raider Italia provano il gioco

 

 

Demo di Shadow of the Tomb Raider

La demo del gioco è stata “ripulita” rispetto a quella provata a Londra ad aprile. Sono state tagliate le cut-scenes  e abbreviate le parti esplorative più lente, per permettere a tutti di ritrovarsi subito immersi nell’avventura, per avere un assaggio sia della parte esplorativa, fatta di salti e percorsi nascosti da trovare, sia della parte di puzzle, sia della parte più action di combattimento, corpo a corpo e non solo.

Come vi avevo già raccontato dopo la nostra avventura Londinese, i percorsi da seguire, gli appigli a cui aggrapparsi e la soluzione dei puzzle sono leggermente meno evidenti rispetto a Tomb Raider 2013 e Rise of the Tomb Raider ma, come abbiamo scoperto ieri, questo è dovuto alla scelta del giocatore sul livello di difficoltà (per approfondire, vi rimando al nostro precedente articolo).

Anche i collezionabili in alcuni punti sono posizionati completamente al di fuori del percorso principale, quindi potrete trovarvi a calarvi con una corda per seguire un sentiero, che semplicemente vi porterà ad un collezionabile, obbligandovi poi a tornare sui vostri passi per riposizionarvi sul sentiero corretto per proseguire l’avventura.

 

 

Il sistema di combattimento si è già detto che, come i due predecessori, è composto da fasi stealth e fasi di attacco diretto, ma sembra che lo stealth sia molto più utilizzabile rispetto a Rise of the Tomb Raider. Lara potrà camuffarsi e nascondersi, rendendo possibile eliminare ogni nemico in modo furtivo, sfruttando l’ambiente circostante. Come si è notato dai trailer pubblicati nei mesi scorsi, Lara è molto, molto brutale e sanguinaria e non si farà alcun problema a piantare un machete nello stomaco di un nemico. Starà ai fans della saga decidere se questa brutalità è da apprezzare o da bocciare.

Per quanto riguarda l’attacco diretto, soprattutto con le armi da fuoco, non ci è sembrato molto diverso da Rise of the Tomb Raider, anche se verrà modificato da un elemento di cui ci hanno parlato gli sviluppatori e che vi descriverò più sotto.

 

 

 

La trama

Come abbiamo già visto dai trailer, Lara sarà di nuovo all’inseguimento della Trinità, pericolosa organizzazione segreta già affrontata in Rise of the Tomb Raider. Questa volta però la caccia verrà intrecciata con una pericolosa apocalisse Maya e Lara si ritroverà a dover salvare l’intera umanità. Il suo carattere verrà definito una volta per tutte, mentre ancora una volta dovrà lottare per sopravvivere, questa volta in una giungla brutale e mortale.

 

Lara

Durante la loro presentazione gli sviluppatori hanno diviso in modo specifico i tre capitoli della trilogia reboot, spiegando cosa hanno voluto realizzare in Shadow e cosa intendono con “diventa Tomb Raider”, slogan ufficiale di quest’ultimo capitolo.

In Tomb Raider 2013 tutto è concentrato su Lara, sulla sua insicurezza e sulla sua fragilità. Come sicuramente ricorderete, Lara era poco più di una ragazzina, una neolaureata con il futuro ancora incerto, che si imbarca per un’avventura ancora più incerta.

In Tomb Raider 2013 Lara ha dovuto affrontare le sue paure, ha dovuto rimboccarsi le mani per sopravvivere e tornare a casa viva, cercando anche di salvare i suoi compagni di viaggio e scoprendo di non potersi fidare di tutti.

Il gioco è incentrato sul personaggio di Lara, sulla sua inesperienza e sulla sua voglia di ribellarsi. Viene introdotto il personaggio del padre come elemento scatenante della sua voglia di scoprire la verità. Lara parte infatti per scoprire di più sulle ricerche del padre, per scoprire che, nonostante le critiche e le prese in giro della comunità scientifica, il padre aveva ragione. Questa consapevolezza ha portato Lara direttamente verso gli eventi di Rise of the Tomb Raider.

 

Presentazione di Shadow of the Tomb Raider a Milano, gli sviluppatori ci raccontano il gioco
Presentazione di Shadow of the Tomb Raider a Milano, gli sviluppatori ci raccontano il gioco (nella foto Jason Dozois)

 

Croft

Il secondo capitolo si concentra sulla famiglia Croft, sulla reputazione di questo nome, che Lara cerca in tutti i modi di ricostruire, dimostrando la correttezza delle teorie del padre. La ricerca delle prove per dar credito a Richard Croft, portano Lara ad imbattersi per la prima volta nella Trinità, organizzazione alla ricerca dello stesso artefatto obiettivo di Lara. Il finale di Rise of the Tomb Raider dimostra che Lara è ormai abbastanza matura da decidere di rinunciare alle prove che avrebbero una volta per tutte ripulito la reputazione del padre, per un bene superiore.

Le rivelazioni sul padre di Lara e la verità sulla sua morte, portano direttamente a Shadow of the Tomb Raider.

 

Tomb Raider

In Shadow of the Tomb Raider troveremo una Lara molto più determinata, decisa e calcolatrice. Più allenata e capace di affrontare le situazioni che si presenteranno, a differenza di Tomb Raider 2013 in cui sembrava subire gli eventi.

Le scoperte fatte in Rise of the Tomb Raider hanno colpito molto Lara e la sua psicologia e, dopo aver scoperto come è avvenuta davvero la morte di Richard, adesso Lara è ossessionata dal capire il perché. Per questo motivo riprende la sua caccia alla Trinità.

La scelta di utilizzare una giungla come ambientazione principale per Shadow, è stata fatta dagli sviluppatori proprio per sottolineare la confusione psicologica in cui si trova Lara in questa fase della sua vita.

La giungla è stata scelta anche per completare in un certo senso lo sviluppo delle capacità di Lara, per trasformarla definitivamente da ragazza inesperta a “Tomb Raider”.

 

 

Il combattimento, gli ambienti e le capacità di Lara.

Come già detto Lara potrà combattere in modo furtivo o tentare un approccio brutale e diretto, ma non è tutto. Così come l’ambiente sarà utile per camuffarsi utilizzando fango o pareti ricoperte di arbusti, potrà anche essere utilizzato per terrorizzare i nemici, introducendo per la prima volta una sorta di “battaglia psicologica”.

La possibilità di nascondersi permetterà a Lara di scomparire letteralmente. Quindi se un nemico scorge Lara e inizierà a darle la caccia, sarà possibile scappare, nascondersi e scomparire nuovamente, inducendo il nemico a girare a vuoto o a rinunciare alla ricerca.

L’ambiente fornirà a Lara anche nuove capacità, come vedrete da una delle risposte che gli sviluppatori hanno dato alle nostre domande, qui sotto.

 

 

Nelle sue esplorazioni Lara avrà nuove tecniche per avanzare alla ricerca della strada giusta, come il rampino utilizzato per calarsi lungo i dirupi o per correre lungo le pareti. Anche l’esplorazione sott’acqua è stata notevolmente ampliata e migliorata, consentendo a Lara di interagire e scoprire oggetti a luoghi segreti anche in apnea, ovviamente senza perdere di vista la riserva d’aria residua, esattamente come succedeva nei Tomb Raider classici.

L’esplorazione sott’acqua sarà un’esperienza claustrofobica e molto interattiva, consentendo al giocatore di fare lunghe sessioni in apnea.

 

 

Ovviemente il gioco non si svilupperà interamente nella giungla o sott’acqua. Come abbiamo visto in uno dei trailer presentati, che vi riproponiamo qui sotto, ci sarà il grande villaggio di Paititi, nel quale Lara potrà interagire come mai prima d’ora.

Sarà possibile parlare con la popolazione, nel rispetto della loro cultura e scoprire side quest, nuovi puzzle da risolvere e, soprattutto, tombe sfida.

Sì, le tombe saranno di nuovo scollegate dalla trama principale e saranno inserite come quest  secondarie e successivamente come DLC (le 7 tombe sfida già annunciate, di cui vi avevo parlato in questo articolo).

Per quanto riguarda i puzzle legati alla popolazione invece, Lara dovrà interagire con le persone, capire cosa vogliono e di cosa hanno bisogno, ragionare sulla cultura e sul luogo in cui si trova e agire di conseguenza per risolvere la quest. Questa meccanica è stata introdotto per dare più maturità a Lara, per obbligarla ad ascoltare prima di agire e a riflettere prima di partire per un’esplorazione, avvicinandola così di più alla mentalità di una vera “Tomb Raider”.

Paititi è l’hub più grande mai creato per Tomb Raider e la sua popolazione è composta da un mix di cultura Maya, Azteca e Inca. Questo significa che Lara troverà gente diversa con cui interagire e gli approcci dovranno essere diversi, così come le loro esigenze e richieste.

 

 

Tornando alle tombe, gli sviluppatori hanno specificato che non si tratterà di semplici grotte con un paio di collezionabili da raccogliere. Ogni cripta, tomba o grotta da esplorare sarà una vera esplorazione in stile Tomb Raider classici. Ci saranno trappole mortali, spuntoni, lame, puzzle a tempo e ingranaggi da azionare. Ci sarà da ragionare e risolverle non sarà una passeggiata. Le tombe da esplorare non saranno inerti, ma il loro scopo principale sarà spaventare e, soprattutto, uccidere il visitatore. Tutto questo per restituire il “classic Tomb Raider feeling”, come dichiarato da uno degli sviluppatori.

 

 

Le risposte alle vostre domande

La domanda in assoluto più votata dai nostri utenti è stata sulla doppiatrice italiana di Lara. Ho girato la domanda a Koch Media e sono sicura che i suoi fans saranno felicissimi di sapere che Benedetta Ponticelli è stata confermata come doppiatrice di Lara.

Abbiamo chiesto se Lara avrà modi alternativi di curarsi, a seconda del tipo di ferita. La risposta è sì ed è stata anche ampliata con una descrizione dettagliata di cosa potrà fare utilizzando l’ambiente.

Lara sarà in grado di riconoscere i diversi tipi di piante nell’ambiente e potrà utilizzarle e combinarle per creare diversi tipi di medicinali e di altri rimedi che avranno effetti completamente diversi. Ad esempio, ci sarà un’erba che sarà in grado di rallentare il tempo quando tenderete l’arco, introducendo una sorta di bullet-time utile per prendere la mira con più precisione. Altre erbe potranno essere utilizzate per incrementare i sensi di Lara, le sue percezioni del mondo che la circonda e molto altro.

Tutto questo, unito a quanto detto prima a proposito dell’utilizzo dell’ambiente, è stato introdotto per sottolineare la volontà degli sviluppatori di rendere Lara una vera predatrice.

Un’altra domanda a cui hanno risposto è a proposito degli outfit di Lara. Saranno moltissimi, si potranno realizzare procurandosi il necessario durante le esplorazioni e saranno perfettamente integrati con le locations che visiteremo.

Inoltre, sarà possibile combinare tra loro i vari pezzi di abbigliamento, creando outfit assolutamente personalizzati, unendo top diversi con pantaloni diversi e così via.

Una vera sfida per le future cosplayer di Shadow of the Tomb Raider!

Purtroppo non abbiamo avuto risposta ad una delle domande più votate: cosa succederà dopo la trilogia? Meagan ha riso, lasciandoci intendere che lei SA cosa succederà, ma non ci hanno potuto dire niente, ovviamente. Gli sviluppatori ci hanno raccomandato per il momento di goderci Shadow fino in fondo, senza preoccuparci di cosa accadrà dopo.

Non abbiamo avuto tempo per fare altre domande, quindi siamo arrivati alla fine di questa review della giornata in Microsoft.

 

Tomb Raider Italia cosplay group
Tomb Raider Italia cosplay group

 

 

In conclusione

Manca ormai pochissimo all’uscita di Shadow of the Tomb Raider e persiste la sensazione, già provata a Londra, di un tentativo vero e tangibile di tornare ad uno stile più vicino ai Tomb Raider classici. Nonostante la Lara reboot sia caratterialmente ancora molto lontana dalla Lara classica, le esplorazioni e i puzzle sembrano molto più vicini al vecchio stile e sono moltissime le citazioni al passato.

Sicuramente la brutalità, a volte anche esagerata, di questa Lara farà storcere il naso ad alcuni fans di vecchia data, mentre entusiasmeranno un’altra ampia fetta di giocatori, che adoreranno vedere una Lara sanguinaria.

Non ci resta che pazientare ancora un po’ e poi finalmente ognuno di noi potrà trarre le conclusioni definitive su Shadow of the Tomb Raider e sull’intera trilogia del reboot!

Vi invito a dare un’occhiata alle foto della giornata presso Microsoft House e ad alcuni scatti realizzati con le nostre cosplayer nella mattinata. Trovate gli album sul nostro Flickr ufficiale, cliccando sulle foto qui sotto!

 

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